È proprio Paola Silvestro a raccontarci questa storia: «Quando siamo partiti con questo progetto, tutto il lavoro di remunerazione dei fornitori era fatto su fogli Excel che ci permettevano solo di fare conteggi semplificati ed erogare un gettone. Dodici anni dopo siamo al terzo sistema informatico che elabora decine di incentivi diversi in un flusso che anno dopo anno è diventato sempre più complesso. C'è stata innovazione costante, ma non è cambiato l'obiettivo di fondo: mettere i partner in condizione di lavorare al meglio delle proprie possibilità». La visione alla base del Team Commissioning era trasformare un processo puramente manuale in un sistema di relazioni. La squadra è l'anello di congiunzione tra Enel Energia e i partner: «Il nostro team ha anche lo scopo di prendersi cura di loro dei partner come impresa e quindi come soggetto economicamente sensibile, facciamo in modo che abbiano tutti gli elementi utili per una buona gestione economica della impresa tutto quello che serve per lavorare al meglio, facciamo da supporto e interfaccia verso l’interno dell'azienda».
Il lavoro del Team Commissioning è fatto sostanzialmente di due cose: numeri e fattore umano. «I dati che entrano nel sistema ci permettono di valutare la qualità del lavoro dei partner, di incoraggiare la crescita attraverso incentivi sempre più raffinati e innovativi. È come una grande calcolatrice che riceve flussi diversi da sistemi diversi e li elabora insieme». In questo modo il commissioning diventa una leva per lo sviluppo dell'intera azienda, perché consente di individuare i comportamenti virtuosi da promuovere, compresa la ricerca di relazioni durature e di qualità con i clienti. Ma dietro i flussi dei numeri ci sono i rapporti con le persone e le aziende partner: «Sono la parte viva e interessante di questo lavoro», racconta Paola, «E sono il motivo per cui non mi sono annoiata un solo giorno in questi anni». La chiave per capire il lavoro di commissioning è proprio nella parola «partner», che ha una serie di sfumature che non ci sono nella semplice idea del «fornitore». «Siamo partner perché lo sviluppo è reciproco. Se il loro lavoro è attento e di qualità possiamo crescere insieme, in un circolo virtuoso». Il beneficio va anche al cliente finale, che si trova di fronte sempre operatori motivati e professionali.
La delicatezza del lavoro di commissioning e l'importanza della fiducia reciproca costruita in questi anni si sono viste nel momento più difficile per tutte le aziende italiane: il lockdown nazionale iniziato il 9 marzo. Questa situazione nuova e imprevedibile ha costretto i partner in condizioni operative del tutto inedite, eppure sono tutti riusciti a offrire a Enel Energia e soprattutto ai suoi clienti la continuità totale del servizio di gestione. Paola Silvestro racconta così il commissioning al tempo del CoVid-19: «Anche in questo caso il rapporto di partnership ha funzionato: loro hanno lavorato in condizioni complesse e noi abbiamo elaborato in pochissimo tempo strumenti e formule innovative per essere al loro fianco e sostenerli». L'obiettivo immediato è stato per noi quello di mantenere la rete commerciale, individuando soluzioni di commissioning che dessero soprattutto una prospettiva ai partner consentendo loro di resistere; poi c'è quello di più ampio respiro: metterli in condizioni di avere una struttura forte per ripartire, anche in modo diverso in un mondo diverso. «Il senso della partnership è anche questo: dal tunnel si esce solo insieme».