Come risparmiare sull’illuminazione di casa

L’illuminazione è una delle componenti che incide maggiormente sul consumo di energia elettrica, e di conseguenza, si traduce in un aumento dell’importo totale da pagare in bolletta. Molti consumatori sottovalutano questo aspetto e tendono ad assumere comportamenti scorretti, sprecando energia.

Gli sprechi infatti sono all’ordine del giorno, ma basterebbe solo un po’ di impegno per poter razionalizzare il consumo di energia elettrica e avere una fattura più leggera. Fortunatamente esistono diverse azioni per raggiungere questo obiettivo, e non richiedono eccessivi sforzi o privazioni. Per rendere più efficiente l’illuminazione di casa basterebbe seguire dei semplici consigli:

  • Spegnere gli interruttori;
  • Dismettere le lampadine alogene;
  • Scegliere con cura il tipo di lampadine;
  • Scegliere attentamente l’illuminazione dei vari ambienti;
  • Pulire le lampadine.

Spegnere gli interruttori

Il primo consiglio può sembrare piuttosto banale e ovvio, ma è un errore che commettono in molti. Molte persone quando entrano in una stanza accendono l’interruttore, ma non lo spengono nel momento in cui escono. Spegnere la luce è un piccolo gesto che può incidere sulla bolletta, oltre a ridurre l’inquinamento luminoso. Infatti, non permette solo di risparmiare denaro, ma anche di diminuire le immissioni nell’ambiente di biossido di carbonio, poiché la maggior parte dell’energia viene prodotta dalle centrali che bruciano combustibile fossile. Spegnere gli interruttori delle lampadine che non servono è sicuramente il primo importante passo per ridurre i consumi e risparmiare energia elettrica.

Dismettere le lampadine alogene

Un altro piccolo gesto in grado di fare la differenza è legato al tipo di lampadine installate in casa. Se ancora utilizzi le lampadine alogene è il momento di sostituirle con quelle a basso consumo. Le alternative sono quelle LED o con fluorescenza.

D’altronde, le vecchie fonti luminose sono destinate ad estinguersi, e la spinta al cambiamento avviene su più fronti. Per esempio, dal 1° settembre 2018 è entrata in vigore la Direttiva Europea 244 che rende obbligatorio per i negozi la vendita esclusivamente di lampadine LED.

Le lampadine a LED sono eco-sostenibili perché durano più a lungo e permettono di consumare una quantità minore di energia elettrica. 

Lampadine a LED: come funzionano

Oggi le lampade a LED sono protagoniste in tutti gli ambienti delle nostre abitazioni, illuminati da una tecnologia che permette di rispettare l’ambiente e ottenere un risparmio in bolletta. I vantaggi del LED sono tanti e spesso poco conosciuti, eppure hanno contribuito a migliorare la nostra vita sotto tanti aspetti.

Partiamo dalle basi. LED significa Light Emitting Diode (letteralmente “Diodo che Emette Luce”), un acronimo che spiega di fatto la tecnologia alla base di questo tipo di illuminazione. La lampadina a LED è infatti composta da un diodo semiconduttore che emette luce quando è attraversato dalla corrente elettrica, senza quindi sfruttare filamenti metallici o gas come avveniva nei dispositivi del passato. Questo fenomeno è noto come elettroluminescenza, una tecnologia che ha rapidamente rivoluzionato il settore dell'illuminazione.

Vantaggi dell’illuminazione a LED

La tecnologia a LED presenta innumerevoli benefici per noi e per l’ambiente, ma anche in termini di efficienza, qualità della luce e durata nel tempo. Ecco i principali vantaggi:

  • efficienza energetica e consumi molto bassi. Le lampadine a LED sono incredibilmente più efficienti delle vecchie lampadine alogene o incandescenti, con un risparmio di energia pari a oltre il 90%: basti pensare che un faretto LED da 5W corrisponde a una lampadina alogena da 60W. Questo risparmio si fa sentire fin da subito sulla bolletta e anche il costo iniziale si recupera molto presto.
  • Rispetto per l’ambiente. Proprio il basso consumo energetico permette alle lampade LED una lunga durata e uno smaltimento meno frequente rispetto alle vecchie lampadine. Inoltre, non contenendo gas o mercurio, i componenti del LED sono interamente riciclabili.
  • Lunga durata. Una lampadina a LED può durare anche più di 50.000 ore e fino a 15 anni, senza perdere in efficienza. Un tempo lunghissimo, che permette di abbattere ulteriormente i costi sul medio-lungo periodo. Oltre alla maggior durata, il LED è anche molto più resistente agli urti e alle vibrazioni rispetto alle lampadine tradizionali.
  • Innovazione e qualità della luce. La tecnologia a LED consente infinite soluzioni per personalizzare l’illuminazione delle nostre case, soprattutto se integrata con dispositivi smart per regolare la qualità e la quantità di luce a nostro piacimento. Le lampadine a LED sono disponibili in una vasta gamma di colori di luce, rendendole adatte a tutti gli ambienti e applicazioni. In commercio sono poi disponibili soluzioni cosiddette “dimmerabili”, un termine preso in prestito dall’inglese per definire quelle lampade che permettono di regolare l’intensità o il colore della propria luce attraverso un semplice tocco manuale o dei comandi vocali.
  • Semplicità e sicurezza. Le lampade a LED si accendono immediatamente e garantiscono la massima efficienza fin da subito, fornendo una luce stabile e accogliente. Sviluppano inoltre pochissimo calore, rimanendo appena tiepide al tatto, rendendole quindi una soluzione sicura ed ecocompatibile vista la totale assenza di mercurio, piombo o altre sostanze tossiche. Per questi motivi il LED è molto utilizzato anche negli spazi esterni, visto che la luce non attira gli insetti.

Incentivi per l’installazione di lampadine a LED

Anche l’illuminazione a LED rientra nel cosiddetto Bonus Mobili, rinnovato per il 2024 ma con un tetto di spesa più basso. La detrazione, prevista per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici, viene calcolata su un ammontare complessivo che per il 2023 è stato pari a 8.000 euro, mentre per l’anno 2024 sarà pari a 5.000 euro, ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Rientrano in questa agevolazione i mobili “tradizionali” come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone e credenze, ma anche gli apparecchi di illuminazione che ovviamente costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile.

Lampadine: meglio una grande che due piccole

Un altro trucco per ridurre i consumi di energia elettrica è preferire sempre una grande lampada al posto che due piccole lampadine.

Per esempio, consuma meno una lampada da 100 watt che due lampadine da 60 watt, ma molti pensano il contrario e quindi preferiscono installare tante piccole fonti luminose o ancor peggio una serie di faretti.

Scegli il tipo di illuminazione adatto all’ambiente

Molte persone hanno un’illuminazione identica in tutte le stanze della propria abitazione e ignorano le opportunità offerte da lampadine differenti per ogni angolo della casa.

Per esempio, la camera da letto non ha bisogno di un’illuminazione importante. Potresti invece prediligere due piccole lampade sui comodini da accendere solo la sera. In cucina, invece si potrebbe illuminare principalmente la zona cottura. Segui questo ragionamento per ogni area della casa.

Pulire le lampadine

Ti sei accorto che l’illuminazione di una stanza si è attenuata? Probabilmente è necessario pulire le lampadine o le plafoniere con un panno. La polvere, infatti, crea uno strato opaco che riduce l’efficienza delle lampadine, ma l’energia elettrica usata rimane la stessa. Di conseguenza, si crea un vero e proprio spreco di energia elettrica a cui basta rimediare con un po’ di pulizia.

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