Guida alla ricarica dell'auto elettrica a casa

Con il mercato dell’elettrico in continua evoluzione, ricaricare la tua auto non è più un problema. Sempre più consumatori scelgono la mobilità sostenibile grazie a soluzioni di ricarica agili e veloci, incentivi statali per risparmiare sui costi elettrici e assistenza per installazione, monitoraggio e manutenzione delle infrastrutture. Per molti di loro, la ricarica a casa è la soluzione più vantaggiosa. Lo dimostra un’indagine del 2023 di Altroconsumo, un’associazione che informa e tutela i consumatori, secondo cui ricaricare a casa conviene per i possessori di vetture elettriche, con un costo medio di 0,36 centesimi al kWh.

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Più soluzioni di ricarica domestica per auto elettriche

Quando scegli una soluzione di ricarica domestica, il modello della tua vettura elettrica ne influenza potenza e tipologia e incide in parte sui costi di ricarica, che variano anche in base alle tariffe della tua utility per la tua fornitura domestica. Tra una city car e un’auto di grossa cilindrata cambiano la capacità del pacco-batterie e la quantità di energia richiesta e, di conseguenza, varieranno anche i costi energetici. 

In ogni caso, chi sceglie di ricaricare a casa sfrutta la maggiore permanenza del veicolo nel box o nel posto auto condominiale, soprattutto durante le ore notturne, e ha meno fretta di rifornirsi rispetto a chi è in viaggio. Ogni esigenza, però, è specifica, per questo esistono tre possibili alternative di ricarica a casa attraverso corrente alternata (AC):

  • Ricarica con presa di corrente: avviene per collegamento diretto alla corrente domestica tramite una presa Shucko. Mediamente lenta e a bassa potenza, si adatta principalmente a scooter e biciclette elettriche o a city car con un chilometraggio cittadino. Le prese domestiche sono però abituate a un carico di potenza elettrodomestica inferiore all’auto elettrica, necessitano di tempi di ricarica più lunghi e rischiano di sovraccaricarsi. Nonostante la convenienza e la portabilità, questa scelta è generalmente consigliata per situazioni occasionali e di emergenza, ai sensi della normativa italiana di Prevenzione Incendi.
  • Ricarica con wallbox: avviene tramite stazione di ricarica compatta montata a muro, come la Waybox di Enel Energia, che permette di modulare la propria potenza di carica a quella accettabile dal veicolo e, nelle versioni più sofisticate, a quella disponibile al momento in casa o nel condominio. La sua potenza copre un raggio da 3,7 a 22 kWh, con un costo medio per acquisto e installazione, secondo il rapporto di GSE (Gestore Servizi Energetici) per conto di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti), tra 800 e 1800€. Grazie a un sistema di codificazione (PMW) poi, non c’è collegamento diretto alla rete elettrica. In modo efficiente e intelligente, la wallbox permette di assorbire il massimo della potenza consentita
  • Ricarica con colonnina: avviene tramite una colonnina, come la Waypole Enel X, che può avere design cilindrico o a totem, è fissata al terreno e dotata di due prese di ricarica per collegare anche due veicoli elettrici contemporaneamente. Anche in questo caso, la soluzione permette di assorbire nella sua interezza la massima potenza consentita, ma si presta a un utilizzo condominiale o residenziale, con installazione nelle aree comuni del proprio stabile.

Come installare una stazione di ricarica a casa

Per installare una stazione di ricarica domestica in una casa indipendente o in una villetta monofamiliare non sono necessarie autorizzazioni comunali o del Gestore di Rete. Per un condominio, invece, le disposizioni da adottare cambiano a seconda di uno spazio privato o condiviso. 

Nel caso di un box o di un’area di parcheggio personale, è importante verificare che il tuo impianto elettrico sia sicuro e a norma di legge (in conformità alla norma tecnica CEI 64-8) e, in caso contrario, effettuare gli opportuni interventi, dandone comunicazione all’amministratore di condominio. Se disponi di un contatore condominiale, dotati di un misuratore per verificare il consumo elettrico personale.  

Qualora invece la ricarica elettrica avvenga in uno spazio comune condominiale o residenziale, è obbligatorio richiedere all’amministratore la convocazione dell’assemblea condominiale. Con il consenso della maggioranza degli intervenuti, la richiesta è approvata e le spese di installazione divise tra i condomini in possesso di auto elettrica. In caso contrario, le spese sono a carico del solo condomino che ha presentato la domanda e l’installazione può procedere nel rispetto del decoro e dell’accessibilità agli spazi comuni degli altri inquilini. 

Il sopralluogo e l’installazione sono fondamentali per garantire una corretta disposizione della stazione di ricarica. Per i suoi prodotti, Enel X affida la gestione di queste operazioni a un tecnico specializzato, che provvede all’allacciatura della stazione di ricarica al tuo impianto elettrico e, in caso di impianti superiori ai 6 kW, alla redazione del progetto elettrico e al rilascio della dichiarazione di conformità. Ti resta solo da scegliere la soluzione migliore per le tue esigenze, approfittando dei vantaggi che garantisce la ricarica domestica.

Quali sono i vantaggi di una ricarica domestica

Ricaricare a casa conviene perché consente al veicolo elettrico di preservare il pacco-batterie più a lungo, garantendo una maggiore autonomia. In media, un’auto elettrica con capacità di 40 kWh, collegata a una stazione di ricarica domestica con potenza 6 kW, impiega circa quattro ore a ricaricarsi. La durata è sostenibile se non hai fretta di rimetterti in viaggio e riducibile ulteriormente con infrastrutture di ricarica più potenti e, grazie alle moderne colonnine, puoi programmare l’orario di ricarica tramite app in base a quando l’energia è meno costosa.

A mobilitare i consumatori verso la scelta elettrica intervengono poi incentivi statali e vantaggiose offerte sul mercato. Entro il 31 dicembre 2024, i clienti domestici e non domestici titolari di fornitura connessa in bassa tensione con potenza impegnata tra 2 e 4,5 kW possono presentare richiesta per la sperimentazione di ARERA, gestita da GSE, che consente di  ricaricare la notte, di domenica e negli altri giorni festivi fino a 6 kW senza sostenere costi fissi aggiuntivi dovuti all'incremento di potenza. 

Il Bonus Colonnine, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, fornisce invece a persone fisiche residenti in Italia e condomini con installazioni di stazioni di ricarica elettrica effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, un contributo pari all’80% del prezzo d’acquisto. Le iscrizioni per richiedere l’incentivo si sono aperte l’8 luglio 2024. Ma non è tutto. Puoi aderire al Superbonus 110% per le spese edilizie finalizzate all’efficienza energetica, sostenute dall’1 gennaio al 30 ottobre 2024, con aliquote del 70% per il 2024 e del 65% a partire dall’1 gennaio 2025. Attenzione, però, la detrazione è prevista se l’installazione è eseguita congiuntamente a un intervento di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

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