Incentivi per installazione colonnine di ricarica elettrica
Per incoraggiare i proprietari di veicoli elettrici a dotarsi di un impianto di ricarica domestica, lo Stato ha previsto alcuni incentivi. In virtù della Legge di Bilancio 2019 si può avere accesso a:
- superbonus 110%: il Decreto Rilancio 34/2020 ha previsto, per tutto il 2022 e 2023, che l’installazione delle colonnine elettriche di ricarica degli autoveicoli costituisce un intervento trainato del Superbonus 110%. Tale incentivo può essere impiegato anche negli anni 2024 e 2025, ma in questo caso cambiano le aliquote: 70% nel 2024 e 65% nel 2025. L’installazione della colonnina, considerata intervento trainato, deve avvenire in abbinamento ad almeno uno dei lavori cosiddetti trainanti, elencati dal decreto.
Tale incentivo è riconosciuto mediante detrazione della spesa dall’imposta sul reddito in 4 quote annuali.
Perché conviene installare una colonnina elettrica in casa?
Le normative vigenti non obbligano né impediscono di caricare l’auto tramite una normale presa di corrente elettrica domestica, tuttavia questo metodo non è certo il migliore.
Infatti, è sempre preferibile servirsi di colonnine oppure della wallbox perché garantiscono ricariche rapide e consapevoli. Questi dispositivi, infatti, consentono alla tua auto elettrica di assorbire rapidamente il massimo della potenza disponibile senza far scattare il contatore e permettono, a seconda del modello selezionato, anche la scelta della migliore fascia oraria di ricarica e la completa gestione della stessa da remoto, fornendoti report chiari sulle quantità di energia elettrica fornita alla batteria.
Come installare una colonnina di ricarica elettrica a casa
Per realizzare un impianto di ricarica domestico in una casa indipendente o in una villetta monofamiliare non è necessaria alcuna autorizzazione. Non sono richiesti permessi né nei confronti del Comune né verso il Gestore di Rete. È possibile ricaricare l’auto elettrica collegandola al contatore esistente, per cui non è necessaria una contabilizzazione separata e quindi un nuovo contatore.
Il processo di installazione più comune è seguito da un tecnico specializzato inviato dall’azienda presso cui si acquista l’infrastruttura di ricarica. In generale, puoi procedere nel seguente modo:
- Scelta e acquisto del dispositivo di ricarica domestica: esistono due tipologie: la colonnina elettrica, cioè una sorta di totem da appoggiare al pavimento e la wallbox, ovvero un punto di ricarica che si installa sulle pareti interne del garage o esterne all’abitazione;
- Sopralluogo di un tecnico specializzato: il tecnico effettua tutte le misurazioni preventive, controlla l'ubicazione del quadro elettrico e individua la posizione migliore per il dispositivo di ricarica;
- Saldo del preventivo e degli eventuali costi aggiuntivi per lavori complessi;
- Installazione della colonnina di ricarica o della wallbox: effettuata sulla base delle specifiche dell’abitazione, del veicolo da ricaricare e delle abitudini di consumo verificate in precedenza.
Come installare una colonnina elettrica in condominio
Per tutti coloro che vivono in condominio e desiderano installare un dispositivo di ricarica, è necessario differenziare due situazioni:
- se il punto di ricarica vuole essere posizionato in una parte privata dell’edificio per uso personale (ad esempio nel box auto di proprietà) non sono necessarie autorizzazioni, sempre che venga rispettata la normativa di sicurezza sugli impianti elettrici;
- se il punto di ricarica vuole essere posizionato in uno spazio comune (come il parcheggio condominiale) è obbligatorio rivolgersi all’amministratore di condominio per chiedere la convocazione dell’assemblea e ricevere il consenso della maggioranza dei partecipanti che rappresenti almeno la metà del valore del condominio. Generalmente, sono impiegate le colonnine da posteggio: predisposte all’aperto, nei pressi di piazzali e/o di giardini. Inoltre, dovrà essere messo agli atti che tutte le spese saranno a carico esclusivamente dei condomini in possesso di veicoli elettrici. In ipotesi di mancato assenso da parte dell’assemblea, il singolo condòmino, entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, può comunque installare i dispositivi a proprie spese, purché il nuovo impianto: non danneggi le parti comuni, non alteri la sicurezza e il decoro dell’edificio e non ostacoli altri comproprietari nell’uso delle parti comuni.
Quanto costa installare una colonnina di ricarica per auto elettriche?
I costi dell’impianto di ricarica dipendono dalla tipologia di dispositivo acquistato, ad esempio esistono modelli da 3,7kW, adatti tipicamente ad auto con batterie ad autonomia modesta o per veicoli ibridi plug-in, o impianti da potenza maggiore, adatti a vetture full-electric (BEV) che hanno batterie che garantiscono maggiore autonomia. Inoltre in qualche caso potrebbero essere necessari dei lavori di adeguamento dell’impianto elettrico.
Colonnine elettriche e pannelli fotovoltaici
Quando scegliamo di installare un dispositivo di ricarica domestica, è bene fare alcune riflessioni. Infatti, i vantaggi ambientali ed economici connessi all’utilizzo di auto elettriche sono massimizzati qualora le colonnine siano alimentate da energia generata da fonti rinnovabili
Pertanto, qualora se ne abbia la possibilità, è una buona scelta quella di installare contestualmente un piccolo impianto di produzione di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici. Per ottimizzare ulteriormente il risparmio economico è consigliabile includere anche un sistema di accumulo a batteria, per poter ricaricare l’auto anche nei momenti di scarsa produzione di energia (poca luce solare).
Inoltre, è possibile ottimizzare l’autoconsumo di un impianto fotovoltaico optando per colonnine elettriche in grado di regolare automaticamente la potenza di ricarica necessaria per il veicolo. Così da evitare inutili sprechi e risparmiare sulla bolletta. In questo caso il sistema dovrà essere dotato di adeguati dispositivi di misurazione dei consumi.
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