Quanto incide lo smart working sulla tua bolletta
Tra i cambiamenti negli stili di vita causati dalla pandemia, il più tangibile, quello che ha coinvolto la maggior parte di noi, è stato la nuova metodologia di lavoro: lo smart working.
Lo smart working, anche detto lavoro agile, è ormai diventato quasi la regola, non più l’eccezione. Professionisti, impiegati o manager, quando possibile, svolgono il loro lavoro prevalentemente da casa, grazie all’ausilio della tecnologia.
Per quanto lo smart working presenti dei possibili benefici in termini di flessibilità e maggiore quantità di tempo da dedicare alla famiglia e ai propri hobby, ha tuttavia un'altra faccia della medaglia, meno attraente, che si ripercuote sulla nostra bolletta.
Trascorrere più tempo in casa in orari nei quali si è in genere in ufficio o a scuola può avere come principale conseguenza un aumento dei costi, in particolar modo di quelli relativi alle bollette di luce e gas.
Riscaldamento, illuminazione, computer e SmartTv, come anche tutti gli altri elettrodomestici che usualmente utilizzavamo la sera, vengono usati durante tutto l’arco della giornata.
Generalmente per svolgere un lavoro in Smart Working servono come minimo 3 dispositivi per ogni membro della famiglia: un PC, uno schermo e il modem/router per accedere a Internet. Inoltre la permanenza in casa ha fatto crescere esponenzialmente l’uso di tutti gli elettrodomestici da cucina. Senza tenere conto del costo per il riscaldamento degli ambienti in inverno o per la climatizzazione in estate.
Tutto questo pesa sulla tua bolletta!
Nonostante l’aumento fisiologico esistono però alcuni metodi utili per limitare i consumi domestici risparmiando.